La Palin non esclude la guerra con la Russia
Antiwar
13 Settembre 2008
Nella sua intervista con Charles Gibson, giornalista di ABC News, la neo-nominata vicepresidente per i repubblicani Sarah Palin ha affermato con certezza che “non dobbiamo ripetere la guerra fredda”. Comunque, in seguito ad una domanda riguardante una possibile guerra CALDA con la Russia, la risposta del governatore dell’Alaska è stata un inquietante . . . “forse”.
L’intervista di oggi ha svelato ulteriori aspetti della posizione della Palin in politica estera, inizialmente accennate nel suo discorso alla convention repubblicana la scorsa settimana. Lei disse che aveva già parlato con il presidente Mikhail Saakashvili, che gli aveva garantito il suo personale impegno per la Georgia, e che credeva “che dobbiamo tenere un occhio aperto sulla Russia”. Ha detto di essere favorevole all’adesione alla NATO sia della Georgia sia dell’Ucraina, e alla domanda se ciò potesse implicare l’intervento militare Americano nell’eventuale scoppio di un’altra Guerra tra russi e georgiani, il governatore ha risposto “Forse così. Voglio dire, che è questo l’accordo quando sei alleato della NATO”.
Sulle altre questioni, la Palin ha dichiarato il suo alquanto mutato appoggio per la “guerra preventiva” , il suo impegno a prevenire la creazione della tecnologia nucleare in Iran, ed ha insistito che non avrebbe criticato Israele col senno di poi se avesse deciso di attaccare l’Iran. Ad una domanda in merito all’uso delle truppe terrestri USA in Pakistan senza il permesso del governo pakistano, ha risposto “credo che l’America debba esercitare tutte le opzioni pur di fermare i terroristi”.
Ha anche chiarito i suoi scorsi commenti coi quali asseriva che il piano per la guerra in Iraq era il piano di Dio, dicendo che stava tentando di riferirsi ad una celebre frase di Abraham Lincoln che diceva che il suo più grande interesse era di essere dalla parte di Dio . Ha detto che non avrebbe mai osato parlare a nome di Dio, o affermare di sapere quali fossero le Sue volontà.
Jason Ditz
Source > Antiwar.com
Tradotto da un lettore di EFFEDIEFFE.com
1) Ah, brutta bestia questa: il concetto di anticipatory self-defense può essere visto come un attacco preventivo per legittima difesa, vedasi il “Caso Caroline” in cui gli inglesi attaccati dai ribelli canadesi, per risposta avevano decisamente esagerato, ABUSANDO DEL GIUSTO DIRITTO ALLA LEGITTIMA DIFESA. E’ come gli USA oggi: al di là della veridicità dell’11 settembre, anche se fosse vero ha abusato del suo diritto alla legittima difesa, agendo in maniera troppo sproporzionata. Anche qui un distinguo: Legittima difesa non significa reagire in maniera proporzionale al danno subito (come certa gente dice), bensì l’essere giustamente obbligati a reagire con la forza qualora le altre vie non siano praticabili. Si dice che la Palin sia diventata improvvisamente favorevole, quindi, alla GUERRA PREVENTIVA.
2) Secondo Guess sta per “criticare o correggere dopo o visto che si conoscono gli esiti” che ho interpretato come “criticare col senno di poi”, che sta meglio in italiano . . . credo.
3) Credo intendesse, a suo tempo, lo sforzo di essere dalla parte giusta.