Francia, ebreo aggredito, antisemitismo e' 'aggravante'
ANSA
26 Giugno 2008
PARIGI - Le testimonianze concordano, il ragazzo preso a sprangate sabato sera a Parigi non era ignaro di quanto stava accadendo, faceva parte di una banda di quartiere che si batteva per motivi etnico-politici-religiosi, ma anche di potere locale, con i coetanei. Ma il procuratore che ha aperto l'inchiesta, oggi pomeriggio, ha parlato di "tentativo di omicidio con l'aggravante dell'antisemitismo".
Ben due risse hanno preceduto, nel pomeriggio di sabato quando era in corso la Festa della Musica, l'aggressione al giovane religioso che, con la kippà in testa, si recava nella Sinagoga del XIX arrondissement. I testimoni dicono che prima una banda di ragazzi maghrebini ha aggredito un giovane ebreo strappandogli la catenina con la croce di David dal collo, poi un gruppo di ebrei si è battuto con giovani africani. Soltanto verso le otto e mezzo, quando un folto gruppo di ebrei si è diretto con intenzioni bellicose verso i coetanei maghrebini, c'é stato il grave ferimento a sprangate di Rudy, 17 anni, che non ha fatto in tempo a fuggire.
I cinque ragazzi ancora in stato di fermo sono stati riconosciuti come protagonisti di almeno una di queste battaglie di quartiere. La rue Petite, dove è avvenuta l'aggressione - Rudy sta meglio ed è uscito ieri dal coma ma non si può ancora stabilire se avrà conseguenze gravi per i colpi subiti - è stata teatro negli ultimi tempi di tensioni, minacce e qualche rissa.
Dopo una prima generale denuncia di antisemitismo, i testimoni hanno cominciato a raccontare delle risse fra i ragazzi nella zona dell'agguato e dal passato di Rudy è emerso che più volte era finito in commissariato per risse e violenze. Anzi, ultimamente era in libertà vigilata e proprio oggi avrebbe dovuto comparire dinanzi al giudice minorile.
Il ragazzo, che aveva un diploma da idraulico preso nell'istituto tecnico del quartiere, si sarebbe recato a giorni in Israele dove aveva ottenuto di prestare servizio di volontariato civile. Il procuratore Jean-Claude Marin ha spiegato oggi che l'aggressione è avvenuta in un ambito di scontri locali fra gruppi rivali di neri ed ebrei e la volontà non era di "aggredire un giovane ebreo ma di aggredire un giovane di quella banda nemica composta da ebrei".
Di fatto ha riconosciuto una "componente antisemita" che funge da aggravante. Uno degli aggressori, con Rudy a terra, sarebbe saltato a piedi uniti sul corpo della vittima già ferita, procurandogli ulteriori gravi danni.
Fonte > ANSA.it (25 giugno)