Fini: vergognose alcune frasi di Almirante
Corriere.it
28 Maggio 2008
Fiano (Pd) ha letto un testo del 1942 tratto da La difesa della razza: «Porre un altolà a ebrei e meticci»
ROMA - Interviene anche Gianfranco Fini nella polemica su Giorgio Almirante, di cui oggi sarà presentata a Montecitorio la raccolta dei discorsi parlamentari. Al leader storico del Movimento sociale italiano il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, vorrebbe tra l'altro intitolare una strada, ipotesi contro la quale si è detta nettamente contraria la comunità ebraica della capitale. Il presidente della Camera, che è stato il delfino di Almirante e il suo successore alla guida dell'Msi, ha riconosciuto che alcune frasi da lui pronunciate e scritte in epoca fascista «sono certamente vergognose» ed «esprimono un sentimento razzista che purtroppo in quell'epoca tragica albergava in tanti e troppi esponenti che in alcuni casi si allocavano a destra, in altri in altre formazioni politiche».
DIFESA DELLA RAZZA - Il commento di Fini è avvenuto dopo che Emanuele Fiano (Pd) aveva letto in aula alcune frasi di un testo di Almirante pubblicato nel maggio 1942 sulla rivista La difesa della razza, di cui Almirante era vice direttore, in cui poneva la necessità di «porre un altolà ai meticci e agli ebrei». «Ho visto manifesti a Milano secondo cui noi italiani dovremmo essere orgogliosi di Almirante, di cui dovremmo ricordare la figura», ha detto il deputato, che è di religione ebraica. Dopo aver letto il breve testo sul razzismo, Fiano ha concluso: «Ringrazio chi ha avuto l'idea di dedicare una strada a Giorgio Almirante per non dimenticare. In effetti noi non lo dimenticheremo mai».
Fonte > Corriere.it