Dov’e’ Eliot Spitzer ora che abbiamo bisogno di lui? (parte I)
CounterPunch
31 Marzo 2009
“Bulldog” cercasi
L’ex Governatore di New York avrebbe potuto avere qualche momento difficile durante la seduta di approvazione al Senato, ma se Obama avesse davvero voluto ripulire Wall Street – e lui non lo vuole affatto – avrebbe sostituito Mary Shapiro, attualmente a guida della SEC (Security and Exchange Commission, organo di vigilanza della Borsa americana, ndt) con Eliot Spitzer. Schapiro è un altro parassita di Wall Street che crede che i mercati possano regolarsi da soli. In qualità di capo della FINRA (Financial Industry Regulatory Authority), è rimasta a guardare mentre il credito speculativo dei giganti della finanza raggiungeva livelli insostenibili, e spargeva il contagio dei derivati tossici in qualunque parte del sistema.
Schapiro si è fatta sfuggire anche lo scandalo Madoff, la truffa delle auction-rate bond (obbligazioni a lungo termine con tasso variabile determinato da un’asta mensile, ndt), l’esplosione di Lehman Brothers, la crisi dei mutui. Ogni volta è stata colta impreparata. La sua tremenda performance in veste di controllore del settore privato mostra che è la persona sbagliata in questo ruolo. Persino il destrorso Wall Street Journal ha dato una bella strigliata a Shapiro. In un articolo intitolato “La scelta di Obama alla guida della SEC ha fama di essere un Controllore dal tocco leggero”, il giornale lascia trapelare questo aneddoto rivelatorio:
“Durante una riunione del Financial Service Institute, un gruppo dell’industria commerciale, la signora Shapiro ha arringato i presenti illustrando gli sforzi compiuti dalla FINRA per combattere le frodi ai danni dei cittadini più anziani. Frank Congemi, un consulente finanziario, ha domandato cosa stesse facendo la FINRA per vigilare su prodotti finanziari complessi come i pacchetti delle obbligazioni sui mutui. Congemi racconta che Shapiro ha risposto ‘Abbiamo le rating agencies che le valutano’. Le agenzia di valutazione del credito, ormai, venivano pesantemente criticate per aver assegnato la tripla A alle obbligazioni sui mutui divenute invendibili in seguito all’impennata dei pignoramenti.
Congemi dice che, durante la riunione del 7 maggio, ha insistito: ‘Cosa ne sarà dei mercati e della fiducia delle persone quando queste non varranno più niente?’ Shapiro ha replicato che non poteva rispondere ai se”.
Questo prova l’attitudine immobilista di Shapiro meglio di qualsiasi altra cosa. E’ destinata a seguire le orme del suo inetto predecessore, Christopher Cox, che infilò la testa nella sabbia mentre le cinque più grandi banche di investimenti prestavano sino a 30 volte la loro disponibilità facendo crollare a terra l’intero castello di carte mondiale. Senza dubbio Shapiro silurerà ogni tentativo di sorveglianza dei mercati o incriminare qualcuno dei padrini di Wall Street.
E cosa sta facendo la SEC adesso? Dove sono i regolatori e quali misure sono state adottate per ripulire Wall Street?
Niente. Obama non ha cambiato una virgola. Il Tesoro è pieno di fedeli alleati delle banche e la SEC è stracolma di servi del brokeraggio. L’unica differenza è che il timbro è passato dalle mani dal ridicolo Cox alla leccapiedi Shapiro . Per il resto, è il solito business.
Se Spitzer stesse dirigendo la SEC, i migliori investigatori starebbero affollando le agenzie di investimento, a spulciare le carte dei bilanci, rovesciare gli schedari e sparare scariche elettriche ai tronfi banchieri criminali mentre se la danno a gambe con le loro valigette riempite del furto ai danni dei contribuenti.
I cittadini non sono dell’umore di sopportare altre scuse che non stanno in piedi formulate dalla vuota oratoria da Presidente Mr Ispirazione. Cominciate a darvi da fare. Governare è un po’ più complicato che buttare un occhio da un gobbo ad un altro puntando il cielo verso l’arcobaleno con la promessa di Utopia. Servono azione, responsabilità, e giustizia.
Quello che la gente vuole è un poliziotto ad ogni angolo di Lower Manhattan. Vogliono controllori che passino al setaccio emails e frughino nei secchi dell’immondizia per scovare qualsiasi straccio di prova utile a mettere in piedi un processo per frode finanziaria e condotta criminale. Vogliono segugi piazzati in ogni consiglio di amministrazione, in ogni attico, su ogni jet privato; e vogliono far sentire il fiato sul collo ad ogni amministratore delegato, ad ogni direttore finanziario, a ciascun furfante, artista della truffa e venditore porta-a-porta dei derivati.
Non è il momento per le svenevoli Shapiro senza spina dorsale. Le coriacee tattiche di Spitzer lo hanno reso l’uomo più inviso al mondo del grande business. Nel gennaio del 2005, il Presidente della Camera di Commercio degli Stati Uniti descrisseil suo approccio come “la più straordinaria e inaccettabile forma di intimidazione che questo Paese osserva nei tempi recenti”.
Se questo non è un attestato di valore per un capo della SEC, cos’altro è allora?
Nel marzo del 2008, Spitzer si è dimesso da Governatore di New York perché colto in compagnia di una squillo di alto bordo di nome Ashley Dupre. La storia ha guadagnato la prima pagina in tutto il Paese. Spitzer ha ammesso completamente la sua responsabilità e non ha contestato le accuse, sebbene le informazioni su di lui fossero state raccolte attraverso intercettazioni federali.
Il caso Spitzer solleva alcune inquietanti domande sui programmi di sorveglianza di Bush; soprattutto, se essi vengano realmente utilizzati al fine di scoprire potenziali terroristi o se invece per distruggere nemici politici. Spitzer si è fatto un nome stando alle calcagna dei grandi nomi della finanza e ai cleptocrati di Wall Street, proprio quel genere di persone che riempiono la lista dei contribuenti della campagna di Bush. Ecco perché molti credono che il Dipartimento della Giustizia di Bush abbia semplicemente portato a termine una vendetta in nome sei suoi numerosi e potenti nemici.
Qualche giorno prima che scoppiasse lo scandalo, il Washington Post pubblicò un articolo di Spitzer che collegava l’amministrazione Bush allo scandalo dei mutui. Mostrava come Bush aveva bloccato tutti i tentativi di salvare coloro che avevano acceso un mutuo dal furto compiuto dai finanziatori. A Spitzer si unirono molti altri procuratori di stato che si resero presto conto di come quei finanziamenti predatorii fossero destinati a crescere, e del fatto che fosse in atto uno sforzo concertato affinché la truffa andasse avanti, a prescindere dalla possibilità che avevano i debitori di pagare o meno.
(fine parte prima)
Mike Whitney
Traduzione per EFFEDIEFFE.com a cura di Milena Spigaglia
Fonte > Counterpunch | 30 marzo