Dove sono finiti i milioni di Americani scomparsi? (parte III)
Russia Today
19 Ottobre 2008
Possiamo utilizzare queste cifre per calcolare l'effetto complessivo che la fame ha avuto sulla popolazione americana quale differenza fra il calo nel numero dei nati negli anni 30 e la riduzione di tutta la popolazione. La popolazione adulta infatti, non può ovviamente "non essere nata" ! Possiamo quindi dire in modo definitivo che ci furono minimo 2 milioni di morti nella fascia attorno ai dieci anni di età, e circa 2 milioni e mezzo di bambini morti da suddividere fra mortalità da fame e calo naturale del tasso di nascita.
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Possiamo quindi concludere con certezza che ci furono circa 5 milioni di vittime dell' Holodomoro del 1932-1933, negli Stati Uniti.
Un tasso di mortalità estremamente alto si registrò poi fra le minoranze etniche degli USA. Queste non avevano mai ricevuto una grande attenzione dal governo degli Stati Uniti, ma quello che accadde nella Grande Depressione, si avvicina al genocidio. In quel caso, dopo il primo genocidio delle popolazioni native, che si protrasse quasi fino all'inizio del XX° secolo, negli anni 20 la popolazione delle minoranze etniche e di quella dei nativi, crebbero del 40 %, per poi scendere drasticamente dal 1930 al 1940. Questo può significare una cosa sola : all'inizio degli anni 30 le minoranze etniche persero una parte considerevole della loro popolazione originaria.
Se non è genocidio, cosa è ?
Espropriazione alla maniera americana : dai "kulaks" alle grinfie dei Beriya d'America.
Grazie all'anchorman TV e commentatore politico, Nikolay Svanidze, quasi tutti in Russia sanno dei due milioni di "kulaks" - ricchi contadini russi espropriati e mandati via dai comunisti (che li chiamavano "migranti speciali"). In verità i "kulaki" ricevevano, lì dove erano forzatamente inviati, sia terre che lavoro mentre pochi sanno dei 5 milioni di agricoltori americani ( un milione di famiglie ), che in quello stesso periodo vennero allontanati dalle proprie terre da quelle banche che reclamavano i proprio crediti. Questi agricoltori non ricevettero nessun aiuto dal governo USA - niente terra, niente lavoro, nessuna assistenza sociale, nessuna pensione - niente.
Questa è espropriazione all'americana - anche se "giustificata dalla necessità di rafforzare l'agricoltura". - e può essere ragionevolmente paragonata con la messa al bando che si verificò in URRS esattamente nello stesso periodo, con le stesse dimensioni, ed anche per vincere le stesse sfide economiche, quali il bisogno di sviluppare e meccanizzare l'agricoltura, e di aumentarne la produttività, durante il periodo pre-bellico.
Un agricoltore americano su sei fu vittima di questo Holodomoro a rullo compressore : la gente vagava nel nulla, derubata della propria terra, del proprio denaro, della propria casa e di ogni proprietà. Tutto quello che si prospettava davanti era un'incertezza tormentata dalla disoccupazione di massa, dalla fame e dalla criminalità.
Questa vasta e brulicante popolazione divenne il catalizzatore della politica rooseveltiana del New Deal . Nel periodo 1933 - 1939, di qualunque opera pubblica si trattasse, non c'erano meno di 3,3 milioni di persone impegnate, fu così per la costruzione di canali, strade e ponti in aree disabitate e paludose. Queste opere erano organizzate dalla Public Works Administration (PWA) e dalla Civil Works Administration (CWA). In tutto, più di 8,5 milioni di persone - non contando i detenuti - furono coinvolti nel GULAG americano.
Le condizioni di lavoro e le cifre sulla mortalità non sono ancora state studiate con attenzione.
Lodare la saggezza del Sig. Roosevelt, che iniziò tali opere pubbliche, è come - per farla breve - lodare la saggezza del Sig. Stalin, che diede iniziò alla costruzione del canale di Mosca e di altre grandi opere dell'era comunista. In effetti, le sistematiche somiglianze fra i due capi furono notate dai Repubblicani già negli anni 40 : allora essi criticarono Roosevelt per il suo approccio "comunista".
C'è un'altra cosa che spiega la somiglianza quasi diabolica fra la PWA ed il GULAG : l'amministrazione era capeggiata da nessun altro se non dal "Beriya americano", dal Segretario agli Affari Interni, da Harold Ickes
******, il quale, a partire dal 1932, mandò più di 2 milioni di persone ( ! ) nei campi per la gioventù disoccupata. Il loro salario mensile era di 30 dollari, 25 dei quali erano obbligati a versare allo stato, restavano 5 dollari al mese per un lavoro spacca-schiena in una palude malarica. Quella che si dice una degna ricompensa per dei liberi cittadini in una libera nazione.
Lo stato distrusse il cibo : il beneficio per il mercato fu più lavoro da schiavi per gli affamati.
Il governo USA è stato anche accusato di aver distrutto sistematicamente grossi quantitativi di forniture alimentari statali per favorire gli interessi della lobby affaristica dell'agricoltura, ed è stato accusato di aver fatto accadere tutto ciò avendo sullo fondo la fame di massa e la morte della popolazione "in eccesso". Naturalmente, il governo ha usato solo "sistemi di mercato". Il cibo fu distrutto su larga scala e con numerosi sistemi : il grano fu bruciato e scaricato nell'oceano. Furono distrutte, ad esempio, 6,5 milioni di teste di maiale e 10 milioni di ettari di messi mature furono arate via.
Quale fosse lo scopo non è certo un segreto : raddoppiare il prezzo degli alimentari, nell'interesse del capitalismo legato all'agricoltura. Naturalmente, tutto ciò fece brillantemente gli interessi dei grandi capitalisti dell'agricoltura e degli investitori in azioni, ma non fu molto popolare presso le masse affamate. Le "marce della fame" durante il mandato di Hoover divennero parte della vita quotidiana anche nelle più grandi città d'America. L'indubbio contributo dato dal New Deal di Roosevelt fu : più guadagni ai capitalisti ed il GULAG delle opere pubbliche agli affamati. Ad ognuno il suo.
Eppure, il governo USA non era veramente preoccupato del fatto che il suo popolo stesse morendo di fame - diversamente dalle vittime di altri "holodomori" o di carestie, che possono essere usati per conseguire fini politici.
"Non temo per il futuro del nostro paese. E' illuminato dalla speranza", così diceva il Presidente Hoover nel bel mezzo della Grande Depressione. E noi non nutriamo paure per il passato degli Stati Uniti - per la versione fatta in casa dagli americani - perchè come la moglie di Cesare, è sempre al di sopra di ogni sospetto.
E' importante sottolineare che fino al 1988, quando fu creato nel Congresso USA un comitato per lo studio dell' "holodomoro dell'Ucraina" , l'America non aveva cercato di fare troppa pubblicità attorno alla tematica, così come era successo per altri pezzi della "Collezione Dei Successi d'Oro" di Goebbels, quali il Katyn o la "Germania distrutta dalla Guerra". Gli Stati Uniti sapevano di avere i loro scheletri chiusi negli armadi e che il contrattacco ideologico dagli avversari dell'Unione Sovietica sarebbe stato rapido e preciso e che sarebbe stata una battaglia che l'America non avrebbe mai vinto. La gravità del crollo demografico in URRS e negli USA era perfettamente sovrapponibile. Il loro silenzio reciproco su tale tema scivoloso era parte del codice tacito della Guerra Fredda. Washington iniziò a rendere di dominio pubblico la storia dell'holodomoro in Ucraina solo nel 1988, dopo che si creò al Kremlino un gruppo di agenti di alto rango, guidato di Mikhail Gorbachev, con la mente liberale di Yakolev che rimpiazzò quel "testa di legno" di Suslov quale controparte ideologica, e sapendo che a quel punto i Sovietici non avrebbero restituito il colpo. Quello era il momento perfetto.
Non possiamo pensare che gli Stati Uniti riveleranno gli avvenimenti del loro personale holodomoro e pubblicheranno i documenti in archivio e le confessioni, tipo quelle iniziate - e probabilmente fabbricate - negli anni 80' dalla squadra di Gorbacev sotto lo slogan di "restituire la verità storica". Non c'è la minima speranza che la giustizia sarà restituita prima che l'Impero del Male Occidentale crolli. Tenere nascosta la verità sul Grande Holodomoro Americano è la scelta dell'elite politica americana, sia fra i Democratici che fra i Repubblicani. Tanto l'amministrazione Hoover che quella Roosevelt sono entrambe responsabili per la vergognosa morte di massa degli anni 30. Ognuna è responsabile di milioni di morti causate dalle loro politiche senza pietà. Ecco perchè il sistema politico USA è unito nel negare l'Holodomoro Americano ed i molti milioni di morti che si è portato dietro. Anche la quinta colonna degli attivisti dei diritti civili negherà furiosamente il fatto, attivisti che sono sul libro paga del Dipartimento di Stato USA e fanno parte del sistema. Ma prima o poi, la verità storica verrà fuori.
In effetti, gli USA dovrebbero smetterla di abbaiare contro i Russi, cosa che invece fanno di solito, e dovrebbero incominciare ad annusare il loro... di culo.
Boris Borisov, 4 aprile 2008
LE OPINIONI ESPRESSE SONO QUELLE DELL'AUTORE E NON NECESSARIAMENTE DI RT.
***** Io posso immaginare il problema relativo al come suddividere, le perdite provate della popolazione, fra mortalità ed abbassamento del tasso di nascita. A causa del fatto che l'informazione USA non è attendibile, siamo obbligati a ricorrere al metodo dell'analogia ( cioè dei confronti interni ). La perdita nella popolazione, in altri paesi, sotto condizioni analoghe a quelle della Grande Depressione ( inclusa la Russia degli anni 1990 ), si divide equamente ( con una grande differenza di rapporto, che oscilla dall' 1:2 al 2:1 ), fra il calo di popolazione e l'aumento della mortalità. E' su questa proporzione, che di base è di 1:1, che vanno fatti gli aggiustamenti del caso. Ad ogni modo, qualunque siano gli aggiustamenti, saltano fuori parecchi milioni di morti.
****** Sì. si tratta proprio di Ickes, Harold LeClair, 1874–1952, la controparte dell' in-famoso capo sovietico del GULAT, Lavrentiy Beriya (Potrebbe essere definito il capo del GULAT USA, per così dire), Segretarioof degli Interni (1933-1946) sotto le amministrazioni di Franklin D. Roosevelt e di Harry S. Truman. La persona che successivamente, coraggiosamente e rapidamente, grazie all'aiuto dell'Esercito USA, internò nei campi di concentramento ( 1941/1942), gli americani di origine giapponese. Il primo livello dell'operazione richiese solo 72 ore, come dire, un vero lavoro da professionisti degno delle sue controparti sovietiche : Yezhov, Beriya e Abakumov.
Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla
Fonte > Russia Today | oct 17
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