Dopo la "rivoluzione", operazione pulizia a piazza Tahrir
Eco di Bergamo
15 Febbraio 2011
Le immagini della "pulizia" di piazza Tahrir hanno fatto il giro dei canali Francesi destando grande ammirazione. Meno in Italia ovviamente...
Il CAIRO - Armati di scope e di sacchi, decine di volontari, giovani e meno giovani, fin dalle prime ore di questa mattina, scopa alla mano, hanno cominciato a ripulire al Cairo, la piazza Tahrir, simbolo della sollevazione popolare che ha portato alla cacciata del presidente Hosni Mubarak e roccaforte dei manifestanti per 18 giorni.
"Casa vostra la pulite, no? L'Egitto è casa nostra, per questo la stiamo pulendo", afferma Abdelrahmane Atta, padre di sei figlie, mentre, scopa alla mano, spolvera un lampione. "E' un nuovo Egitto, è il giorno numero 1 della storia dell'Egitto", esclama questo sessantenne mentre migliaia di persone affluiscono per unirsi a coloro che hanno festeggiato l'intera notte le dimissioni del presidente. Erano diverse decine gli egiziani intenti a spazzare, sfregare e lucidare anche le statue sulla piazza e i suoi dintorni dove centinaia di migliaia di manifestanti hanno sfilato dal 25 gennaio per reclamare le dimissioni di Mubarak.
"Giovani coraggiosi, andate a pulire la piazza!", scandiva un gruppo di giovani sotto lo sguardo ammirato della folla. Alcuno avevano hanno applicato dei fogli sul petto sui quali c'è scritto in ingliese e in arabo: "Ci scusiamo per i disagi, stiamo costruendo l'Egitto", o "Ieri, manifestavo, oggi, costruisco". Gli appelli spontanei a ripulire la piazza sono stati trasmessi con il passa parola, via sms o Facebook e Twitter.
"Io pulisco per fare ritornare i turisti", dice Hoda Salah, insegnante, con una mascherina per proteggersi della polvere nei pressi del Museo nazionale adiacente alla piazza.
Fonte > Eco di Bergamo