Era sposato con l’unica donna che abbia mai amato, ma andava in cerca ogni sera di una ragazza diversa e la cocaina lo faceva sentire sempre al top.

Poi lo shock: il padre, il suo unico punto di riferimento, è morto mentre Paolo era in viaggio di lavoro; il 'Twiga', il locale aperto con Flavio Briatore e Marcello Lippi, è stato incendiato; la moglie Gretel lo ha lasciato.

“Non ero un cocainomane ma ero fissato con le donne e per raggiungere la trasgressione e dimenticare ciò che mi era accaduto ho esagerato e per la prima volta sono strapiombato. Prima ero assorbito dal lavoro, era una corsa continua per avere l’esclusiva, ed ho tralasciato i valori veri della vita”.

E lui ha cominciato a sprofondare nel buio.

Solo in un mondo che girava sempre più vorticosamente, si è lasciato andare, tanto che ha rischiato seriamente la vita. Ma ha avuto l’immensa forza di rialzarsi.

Ora è un’altra persona e trova il coraggio di raccontare chi lo ha salvato dal baratro.

Tutto è cambiato in una notte di fine anno. "Durante una festa dove accadeva di tutto, ma proprio di tutto, mi sono fermato e ho detto un'Ave Maria. Di colpo mi sono sconvolto, ho avuto una folgorazione, e in quel momento ho capito che dovevo dire basta a quel tipo di vita".

Da quel momento Brosio ha sentito il profondo desiderio di andare in pellegrinaggio dalla Madonna di Medjugorje, dove ora ha intenzione di completare una Casa Famiglia gestita dalle suore che accolgono donne e bambini soli al mondo.

È consapevole che molti suoi colleghi dello spettacolo credono che il giornalista stia architettando tutto ciò per farsi un po’ di pubblicità, ma solo lui conosce l’immenso tesoro che ha trovato e che ora cerca di condividere con gli altri.

Insomma, grazie a questo doloroso percorso di vita, Paolo Brosio ha trovato la vera felicità.

Articolo di Eleonora D'Urbano
(foto gettyimages)

Fonte >  Yahoo.it