Bush: "Bisogna fermare l'Iran e un blitz non è da escludere"
NBC News
20 Maggio 2008
Il presidente Usa alla tv Nbc: "Puntiamo sulla diplomazia ma il nucleare è una grave minaccia
Presidente Bush, di fronte alla Knesset in Israele lei ha detto che negoziare con l'Iran è inutile. Poi ha aggiunto che è una formadi appeasement. Si riferiva al senatore Ohama? Lui lo ha pensato...
«La mia politica non è cambiata, ma evidentemente il calendario politico si. Bisogna che la gente si legga il mio discorso: io ho detto che dobbiamo prendere sul serio le parole altrui. Quando un leader iraniano dice che ha intenzione di radere al suolo Israele, dobbiamo prendere le sue parole sul serio. Se nonio facciamo, verrà un giorno in cui ascolteremo chi dirà che non l'abbiamo fatto... È stato del tutto appropriato che io alla Knesset ricordassi che le parole di Adolf Hitler non furono prese sul serio».
Lei sostiene che Teheran non deve assolutamente mettere a punto l'atomica. Quanto tempo manca, a suo parere, prima che l'Iran acquisisca la capacità nucleare?
«Non intendo fare supposizioni, se ne fanno troppe. Ma una cosa è sicura: dobbiamo assolutamente evitare che imparino ad arricchire l'uranio. Ho detto chiaramente agli iraniani che c'è un posto al tavolo delle trattative pronto per loro se sospenderanno le operazioni di arricchimento e consentiranno di verificarlo sul campo. Altrimenti continueremo afar fronte comune nel mondo per isolarli».
Il potenziamento dell'Iran è in gran parte una conseguenza della guerra in Iraq...
«Non credo di condividere questa sua affermazione. Anzi, penso che l'Iran sia preoccupato perché in Iraq sta nascendo una giovane democrazia. Del resto l'idea che se Saddam Hussein fosse ancora al potere tutto in Medio Oriente filerebbe liscio e senza problemi è completamente ridicola. Saddam Hussein sosteneva il terrorismo... riesce a immaginare che cosa sarebbe successo in termini di instabilità in Medio Oriente se tra Saddam Hussein e Ahmadinejad si fosse scatenata una corsa agli armamenti? Io credo che, al contrario, l'unico modo per sconfiggere coloro che ricorrono al terrorismo per destabilizzare le giovani democrazie sia quello di aiutare le democrazie ad avere pieno successo».
Lei affermachel'Iranèunadelle minacce più pericolose per le politiche americane nella regione con Hamas, Hezbollah, le milizie in Iraq... Ha in mente di concludere il suo mandato alla presidenza con un'azione militare di qualche tipo contro l'Iran?
«Sono congetture. Ho sempre affermato chiaramente che questa possibilità esiste, è sul tavolo. Ma sappiamo che l'arma migliore che abbiamo contro coloro che non tollerano la libertà è far guadagnare terreno alla libertà stessa».
Considera ancora l'Iraq un successo? Sul terreno le cose non sembrano proprio stare così, e la gente continua a voler lasciare il Paese...
«Strano, ciò che lei dice contrasta con i sondaggi d'opinione che ho visto e anche con l'atteggiamento degli iracheni con i quali ho parlato. Naturalmente lei è libero di avere le sue opinioni ».
Richard Engel
Fonte > NBCNews
Traduzione per La Repubblica > Anna Bissanti