Berlusconi contro la UE
DNews
30 Aprile 2008
Alitalia Annuncio del premier: se insiste, la comprano le Ferrovie dello Stato
Silvio Berlusconi minaccia l'Unione europea:
l'Alitaliapotrebbe esser acquistata dallo Stato, attraverso le Ferrovie.
Ferrovie che traPaltrononbrillano, ebattono cassa alla Stato per almeno
duemiliardi di euro.«Noi andiamo avanti con la compagine di azionisti. Ma
attenzione avverte Berlusconi se si mettono a zignare (a rompere le scatole,
ndr) potremmo prendere una decisione per cui Alitalia potrebbe essere
acquistata dallo Stato, dalle Ferrovie dello Stato. È una minaccia, non una
decisione».
I dubbi espressi da Bruxelles sulprestito ponte concesso dal governo uscente
alla compagnia per mantenerla in vita non sono stati graditi dal premier in
pectore: «Noi abbiamo bisogno di un'Europache ci aiuti e non che metta
difficoltà a chi governa».
Ma le scintille frail Cavaliere e laCommissione hanno scatenato solo un
principio d'incendio. Subito spento dal leader della Cisl, Raffaele Bonanni:
secondo il sindacalista, quello del Cavaliere «è stato uno sfogo di fronte al
martellamento della Uè, che c'èe c'è sempre stato con ogni governo». A stretto
giro, la replica di Bruxelles. La Commissione europea, fa sapere il portavoce
del commissario Uè alla concorrenza, Neelie Kroes, secondo i trattati «è
completamente neutrale» di fronte alla natura, pubblica o privata,
dell'acquirente di una società come Alitalia. Ma ciò che per Bruxelles è
fondamentale è il «rispetto delle regole di mercato».
Al di là della boutade, il Cavaliere ha sottolineato che «la
decisione è di andare avanti con la compagine di azionisti privati». Che
comincia forse a materializzarsi. Marco Tronchetti Provera proprio ieri ha
spiegato che è pronto a impegnarsi finanziariamente a sostegno del progetto
voluto da Berlusconi.
«Siamo disposti a dare un chip, ovvero qualche milione di euro afronte di un
progetto chiaro e trasparente per Malpensa, che tuteli gliinteressi economici
delpaese e anche della Pirelli». Carlo De benedetti, invece, declina l'invito a
partecipare alla cordata. Ad ogni modo, il lavoro avviato dal consulente del
Cavaliere Bruno Ermolli sembra procedere: oggi alle 11 le nove sigle sindacali
di Alitalia sono state convocate presso lo studio Claudio Privitera di Roma per
un primo round di incontri. Un'accelerazione che smentisce i tentativi di
dissimulazione del presidente del Consiglio digestione di Intesa SanPaolo, Fri
ri m Salza, secondo cui «le bocce sono ferme».
La banca, stando a rumors sempre più insistenti, è il terzo pilastro su cui si
fonda il progetto della nuova Alitalia.
Fonte > DNews