Benedetto XVI: «Omosessualità mai moralmente giustificabile»
Corriere.it
24 Novembre 2010
Povero Papa. Bisogna pregare molto per lui. Perchè si converta al creazionismo.
L'affermazione nel libro-intervista «Luce del mondo»
L'omosessualità è «una grande prova» di fronte alla quale una persona può trovarsi, «così come una persona può dovere sopportare altre prove». Ma «non per questo diviene moralmente giusta». Lo afferma Benedetto XVI nel libro-intervista Luce del mondo , scritto in forma di conversazione con il giornalista tedesco Peter Seewald e presentato martedì in Vaticano.
Nel capitolo 14 si legge: «Se qualcuno presenta delle tendenze omosessuali profondamente radicate - ed oggi ancora non si sa se sono effettivamente congenite oppure se nascano invece con la prima fanciullezza - se, in ogni caso, queste tendenze hanno un certo potere su quella data persona, allora questa è per lui una grande prova, così come una persona può dovere sopportare altre prove». Le parole del Pontefice non sono piaciute all'Arcigay, che ha annunciato immediate contestazioni: «Umiliano milioni di vite - ha detto il presidente Paolo Patanè - che quotidianamente fanno i conti, in tutto il mondo, con l'oltraggio della discriminazione».
RISPETTO - Benedetto XVI scrive anche che «l’omosessualità non è conciliabile con il ministero sacerdotale, perché altrimenti anche il celibato come rinuncia non ha alcun senso». Il Papa precisa comunque che gli omosessuali vanno rispettati come persone, che «non devono essere discriminati perché presentano quelle tendenze. Il rispetto per la persona è assolutamente fondamentale e decisivo. E tuttavia - osserva - il senso profondo della sessualità è un altro. Si potrebbe dire, volendosi esprimere in questi termini, che l'evoluzione ha generato la sessualità al fine della riproduzione».
«Si tratta - prosegue più oltre Benedetto XVI - della profonda verità di ciò che la sessualità significa nella struttura dell'essere umano». Parlando poi della l'omosessualità come di «una grande prova» che una persona può trovarsi a sopportare, il Papa sottolinea che «non per questo l'omosessualità diviene moralmente giusta, bensì rimane qualcosa che è contro la natura di quello che Dio ha originariamente voluto».
Fonte > Corriere.it