Appalti Enac, indagato D'Alema
Stampa.it
21 Ottobre 2011
Anche D'Alema è indagato: è inziato Mani Pulite 2
Nel mirino i voli sulla compagnia Rotkopf Aviation. Il suo avvocato "Già spiegato tutto ai magistrati"
ROMA - Finanziamento illecito di un singolo parlamentare. Per questa ipotesi di reato il nome di Massimo D’Alema è finito nel registro degli indagati della procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulle presunte irregolarità legate agli appalti dell’Enac.
La circostanza al vaglio dei pm Paolo Ielo e Giuseppe Cascini che coinvolge il presidente del Copasir riguarda 5 voli dal valore di 7 mila euro, dei quali avrebbe usufruito con la compagnia low cost Rotkopf Aviation, società dei quali sono titolari Viscardo e Riccardo Paganelli finità sotto inchiesta per una tangente da 40 mila euro versata a Franco Pronzato, già componente del Cda Enac per aver agevolato la concessione del certificato di operatore aereo (Coa) necessario per partecipare alla gara d’appalto Enac per la gestione dei voli di linea per l’isola d’Elba.
D’Alema, con l’assistenza dell’avvocato Gianluca Luongo, è stato interrogato una decina di giorni fa, in gran segreto dai magistrati. L’inchiesta della magistratura verte sul ruolo di Vincenzo Morichini intermediario amico di D’Alema e ritenuto dalla Procura un uomo chiave per agevolare l’attività della Rotkopf Aviation non solo per la gestione dei voli di linea per l’Elba, ma anche per altre iniziative imprenditoriali. D’Alema avrebbe detto di essere stato invitato dal suo amico Morichini ad usufruire dei voli, per motivi di lavoro, poichè questi erano nella disponibilità dello stesso intermediario. «Diversi giorni fa - ha dichiarato l’avvocato Luongo - abbiamo incontrato i pm Cascini e Ielo e abbiamo fornito loro ogni chiarimento sulla vicenda dei voli».
Mentre anche dalla sponda politica Pdl il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto sostiene che «francamente ad una prima lettura di quello che appare sulle agenzie, le motivazioni dell’avviso di garanzia a D’Alema ci appaiono forzate», la Procura, secondo quanto si è appreso, sembrerebbe orientata ad archiviare la posizione dell’esponente del Pd in quanto starebbe emergendo che non era nella sua consapevolezza la natura del pagamento di quei voli. A parlare, tra l’altro, di questa vicenda, era stato lo stesso Viscardo Paganelli il quale, nel riconoscere che il presidente del Copasir aveva volato cinque volte su velivoli della sua low cost, aveva precisato che nella contabilità della sua società non risultavano voli concessi a titolo gratuito. Lo stesso D’Alema, nello scorso luglio, aveva già spiegato che i voli erano stati regolarmente pagati da Morichini. Per la vicenda che ha dato spunto all’inchiesta giudiziaria, ossia la tangente destinata a Pronsato l’ex esponente Enac ha chiesto di poter patteggiare la pena.
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