Analista russo predice il declino e la disgregazione degli USA
Daily Paul
26 Novembre 2008
Un importante analista politico russo ha affermato che il terremoto economico negli Stati Uniti ha confermato le sue previsioni a lungo termine secondo cui la nazione sta andando incontro ad un collasso, dopo il quale si dividerà in parti separate.
Il professor Igor Panarin ha dichiarato quanto segue in una intervista pubblicata Lunedì dall'autorevole quotidiano IZVESTIA: "Il dollaro non è garantito da niente. Il debito estero del paese (gli USA, ndt) è cresciuto a valanga, anche se nei primi anni '80 non c'era alcun debito. Nel 1989, quando ho fatto la mia prima previsione, aveva già superato i due trilioni di dollari. Ora ammonta a piu' di 11 trilioni di dollari. Si tratta di una piramide che puo' solo collassare."
L'articolo in cui Parin ha espresso le sue tremende previsioni per l'economia degli USA, fatte a partire da una conferenza internazionale in Australia 10 anni fa, in un momento in cui l'economia appariva forte, sta guadagnando credito in forza degli avvenimenti dell'ultimo anno.
Interrogato su quando l'economia americana avrebbe collassato, Panarin ha detto: "Sta già collassando. A causa della crisi finanziaria, tre delle cinque più grandi e più antiche banche di Wall Street hanno già smesso di esistere, e due sono sopravvissute a stento. Le loro perdite sono le più grandi della storia. Ciò a cui assisteremo sarà un cambiamento del sistema di regolamentazione finanziaria su scala globale: l'America non sarà più l'arbitro del mondo finanziario."
Riguardo a chi potrebbe prendere il posto degli USA nella regolamentazione dei mercati mondiali, Parin ha detto che "due paesi potrebbero assumere questo ruolo: la Cina, con le sue vaste riserve, e la Russia, che potrebbe svolgere il ruolo di regolatore nella zona Euroasiatica."
Alla domanda sul perché preveda il la separazione degli Stati Uniti, ha risposto: "per tutta una serie di motivi. In primo luogo, i problemi finanziari negli USA peggioreranno. Milioni di cittadini hanno perso i loro risparmi. I prezzi e la disoccupazione sono in aumento. General Motors e Ford sono sull'orlo del collasso, e questo significa che città intere rimarranno senza lavoro. I Governatori stanno già insistentemente chiedendo fondi al governo federale.
L'insoddisfazione è in crescita, e al momento è placata solo dalle recenti elezioni e dalla speranza che Obama riesca a fare un miracolo.
Ma entro la primavera sarà evidente che i miracoli non esistono."
Panarin ha anche citato il "vulnerabile assetto politico", "la mancanza di una legislazione nazionale unificata", e "le divisioni interne alle classi dirigenti, che sono diventate chiare nelle attuali condizioni".
La sua previsione è che gli Stati Uniti si divideranno in sei parti: la costa del Pacifico, con la sua crescente popolazione di origine Cinese, il Sud, con gli ispanici, il Texas in cui proliferano i movimenti per l'autonomia (il Texas ha anche il petrolio, ndr), la costa Atlantica, che ha una mentalità differente dal resto della nazione, i cinque stati centrali più poveri con la loro ampia fetta di popolazione Nativa Americana, e gli stati settentrionali, sotto la forte influenza canadese.
Panarin ha addirittura suggerito la possibilità (da parte della Russia) "di riprenderci l'Alaska: dopo tutto è stata concessa solo in affitto."
Panarin, 60 anni, è docente all'Accademia Diplomatica del Ministero Degli Esteri Russo ed ha pubblicato diversi libri sulla guerra delle informazioni (lett. "information warfare", ndt).
Traduzione e adattamento per EFFEDIEFFE.com a cura dell'ing. Carlo Antonelli
Fonte > dailypaul.com | 25 novembre