Un ebreo estremista ha rotto a Hebron la mascella di una dicianovenne svedese, che lavora per i diritti umani.
Prima, nello stesso giorno, almeno cinque palestinesi tra i quali un bambino di tre anni, sono stati feriti dagli estremisti infuriati,che spalleggiano i coloni a Tel Rumedia, da lanci di sassi e bottiglie.
Anche degli scolari sono stati aggrediti sulla via di ritorno alle loro case.
L’armata israeliana, largamente dispiegata sul territorio, non è intervenuta per fermare questi attacchi.
Un centinaio di ebrei estremisti in piccoli gruppi, hanno affrontato Tove Johnasson di Stoccolma, che attraversava il posto di controllo di Tel Rumedia con alcuni volontari per i diritti umani (HRWs), per accompagnare degli scolari palestinesi alle loro case.
Cantavano in ebraico «Abbiamo ucciso Cristo, uccideremo anche voi».
In gruppi di dieci, sia posteriormente come lateralmente, hanno attaccato i volontari con calci.
I soldati che stavano al posto di controllo, assistevano alla scena.
Uno dei coloni ha colpito Tove alla mascella con una bottiglia, rompendogliela.
Lei è caduta a terra e il gruppo degli estremisti ebrei che stavano guardando, cantavano battendo
le mani.
I soldati del posto di controllo hanno fatto un blando segno, come per dire:» Ok, adesso basta ragazzi».
Gli estremisti comunque rimasti sul posto battendo le mani, si facevano fotografare il più vicino possibile alla ragazza sanguinante, soccorsa dagli altri volontari.
A questo punto, un volontario del HRW, è stato fatto salire su una macchina della polizia per
identificare gli agressori.
Tre estremisti sono stati caricati nella macchina della polizia, ma rilasciati di lì a poco nelle immediate vicinanze, e applauditi con ovazioni.
Un colono medico è arrivato sulla scena dopo 15 minuti, rifiutandosi di medicare la ragazza.
Ha iniziato invece a interrogare i volontari su chi fosse stato attaccato, e perché loro si trovassero a Hebron.
Cinque minuti dopo è arrivato il medico militare, per medicare la ragazza.
Quando è stata posta sulla lettiga, gli estremisti hanno di nuovo battuto le mani con ovazioni.
Ufficiali di polizia hanno quindi minacciato i volontari di arresto, se non avessero immediatamente sgomberato la zona.
Hanno saputo in seguito che la polizia non ha fatto nulla contro gli agressori, pur avendoli identificati.
Uno di questi ha solo risposto che era atteso all’ areoporto per il suo volo di ritorno in Francia.
La ferita è stata dapprima portata all’insediamento di Kiryat Arba, infine all’ospedale di Gerusalemme Hadassah Ein Keren.
Questo è stato l’ultimo attacco da parte degli estremisti ebrei a Hebron.
Il piccolo gruppo che appartiene a i coloni dei Khannist a Tel Rumedia, attaccano regolarmente e maltrattano con con continue angherie i palestinesi dell’area, al punto che le loro violenze arrivano fino ad includere i volontari per i diritti umani, che cercano di proteggere i palestinesi da queste
vessazioni.
I coloni di Tel Rumedia, incoraggiano i turisti ebrei a venire per sostenerli.
Finora ne sono arrivati a centinaia, in occasione di qualche evento speciale in Israele, molti da oltreoceano: Francia, Inghilterra e Stati Uniti.
Ringraziamo Claudia Marus per la traduzione
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