8 Terrificanti previsioni, veramente terrificanti (Sheila Bair)
Fortune
16 Dicembre 2008
Dow
Jones a quota 4.000 . Penuria di cibo. Bolla nei conti del Tesoro.
Fortune ha parlato con 8 dei più acuti conoscitori dei mercati e quello
che avevano da dire sul futuro è spaventoso.

La mia 87enne madre è nativa del Kansas ed è cresciuta nelle fasi dolorose della Grande Depressione e della Dust Bowl [ letteralmente "catino di sabbia"; indica le tempeste di sabbia che colpirono il centro degli USA negli anni '30, ndt ]. E' il tipico investitore "compra e metti da parte" che renderebbe orgoglioso Warren Buffett. I guadagni dei suoi investimenti hanno sempre superato quelli di mio padre, con suo eterno scorno. Lui operava attivamente sui titoli e produceva guadagni decenti, ma niente a confronto con quello che mia madre otteneva semplicemente comperando azioni di aziende che lei capiva ed amava, e quindi conservandole.
Così sono diventata uno strenuo difensore dei "fondamentali", quando si tratta di investire : fate i vostri compiti a casa, investite in titoli che capite, e quindi conservateli. Come persona che decide le politiche governative, ho difeso le decisioni su investimenti documentati - non solo per proteggere dalle perdite gli investitori, ma anche perchè il funzionamento efficiente dei nostri mercati dei capitali si basa sui compiti a casa svolti dagli investitori.
I mercati che hanno impacchettato ( e collocato sotto forma di "strumenti finanziari", ndt ), i debiti sostenuti da mutui ipotecari etichettati come privati, sono il primo esempio. Trilioni di dollari di denaro degli investitori hanno finanziato milioni di mutui ipotecari che i debitori hanno pochissime probabilità di ripagare. Gli investitori si sono pesantemente appoggiati sulle valutazioni degli istituti di rating, che a loro volta si sono troppo pesantemente fidati dei modelli matematici invece di analizzare i mutui sottostanti. Per essere chiari, mutuatari, mutuanti, intermediatori ed "impacchettatori", così come i controllori statali e federali, hanno tutti responsabilità nel vasto deterioramento degli standard sui prestiti.
Ma il problema era aggravato dal fatto che quelli che alla fine detenevano il rischio - gli investitori - non curandosi della qualità dei propri investimenti, non badavano alla natura dei mutui ipotecari.
Se lo avessero fatto, avrebbero visto il rapporto mutuo/rendimento, i costi onerosi e gli eccessivi costi di rinegoziazione.
Si sarebbero resi conto che erano mutui insostenibili fin dall'inizio, fondati sull'assunto che i prezzi delle case sarebbero continuati a salire ed i debitori si sarebbero potuti rifinanziare.
Naturalmente oggi sappiamo che come i prezzi delle case sono incominciati a scendere, i debitori non sono stati in grado di rifinanziare, il che ha portato a tantissimi sequestri immobiliari, con conseguente ulteriore caduta dei prezzi. Questa auto-alimentata spirale verso il basso è il nucleo centrale dei problemi economici che dobbiamo fronteggiare oggi.
Ne dovremo venir fuori, e quando lo faremo, mi auguro ci sarà un mondo che ritorni alle basi fondamentali - dove le banche e le altre istituzioni creditizie promuovano la vera crescita ed i valori economici a lungo termine, e dove le famiglie americane riscoprano la tranquillità interiore e la sicurezza finanziaria ottenute col risparmio ed i saggi investimenti. Dobbiamo tornare alla cultura della parsimonia che mia madre e la sua generazione avevano appreso in modo duro con una vita difficile e di privazioni. Queste lezioni già apprese, sono quanto l'attuale crisi ci sta insegnando nuovamente.
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Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla
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