8 Terrificanti previsioni, veramente terrificanti (Robert Shiller)
Fortune
15 Dicembre 2008
Dow
Jones a quota 4.000 . Penuria di cibo. Bolla nei conti del Tesoro.
Fortune ha parlato con 8 dei più acuti conoscitori dei mercati e quello
che avevano da dire sul futuro è spaventoso.

Anche se attualmente non abbiamo da nessuna parte un livello di disoccupazione paragonabile a quello del 1930, dall'altra ci sono molte analogie fra la situazione attuale e la Grande Depressione, con cose che stanno succedendo oggi e che non si vedevano da allora.
Prima cosa fra tutte c'è l'ampiezza delle oscillazioni al rialzo ed al ribasso del mercato mobiliare. Il vero valore dell'indice S&P500 ( cioè quello corretto in base all'inflazione ), dal 1995 al 2000 è quasi triplicato, ed alla volta di novembre 2008 è sceso di quasi il 60% rispetto ai massimi del 2000.
L'unico evento paragonabile si è verificato negli anni 20, quando i prezzi delle azioni più che triplicarono dal 1924 al 1929 e poi crollarono dell'80% dal 1929 al 1932.
Seconda cosa : abbiamo avuto il più grosso fallimento immobiliare dai tempi della Depressione.
Terza cosa, abbiamo visto interessi allo 0% e per poco tempo interessi negativi sul breve termine. Questa cosa non succedeva dal 1941.
C'è stato un periodo, dal 1938 al 1941, che gli interessi giravano attorno allo zero e qualche volta erano negativi, ma non era più successo da allora.
E la lista continua : le cifre non sono indietreggiate come nella Depressione, ma la fiducia dei consumatori è ragionevolmente ai livelli più bassi da allora. La volatilità dei mercati, in termini di oscillazioni quotidiane degli indici azionari, è la più alta dai tempi della Depressione.
Nell'ottobre 2008, abbiamo visto la maggior caduta dei prezzi in un singolo mese dall'aprile 1948. Un'altra cosa è che si tratta di un evento mondiale, come si è stata la Depressione.
Sono ottimista e penso che questa volta faremo meglio, ma ho paura che noi si sia vulnerabili. Una delle lezioni della Depressione è che le cose possono bruciare lentamente e per molto tempo. Quello che mi preoccupa ora è che è stata ferita la nostra fiducia e che sarà difficile recuperarla. Indipendentemente da quello che faremo, abbiamo a che fare con un fenomeno psicologico. Quindi la Fed può tagliare i tassi di interesse, ed acquistare azioni sostenute da portafogli ma questo riuscirà a ripristinare il pieno benessere solo se la gente crederà che ci saremo tornati di nuovo. La cosa è un pò difficile da gestire.
In termini di mercato azionario, il rapporto Prezzo/Rendimento delle azioni oramai non è alto. Io faccio riferimento ad un rapporto P/R nel quale il prezzo viene diviso su base di guadagni medi previsti lungo un periodo dieci anni. Questo è un modo molto "difensivo" di guardare alla cosa. Tale P/R è salito a 44 nel 2000 - il suo massimo - e recentemente è sceso a meno di 13, che è sotto il valore medio di 15. Ma dopo il crollo della borsa del 1929, il P/R era sceso a circa 6, che è meno della metà del valore attuale. Quindi, questa è la paura. Alcuni, portati alla cosa, potrebbero entrare maggiormente nel mercato perchè ci sono effettive probabilità che possa salire, ma è molto rischioso : potrebbe facilmente perdere ancora la metà.
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Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla
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