Fortune 14 Dicembre 2008

Dow Jones a quota 4.000 . Penuria di cibo. Bolla nei conti del Tesoro. Fortune ha parlato con 8 dei più acuti conoscitori dei mercati e quello che avevano da dire sul futuro è spaventoso.

Siamo nel mezzo di una recessione veramente grave che proseguirà per tutto il 2009 - la peggiore recessione che gli USA abbiano conosciuto negli ultimi 50 anni. E' lo scoppio  di una bolla di ipercredito : non c'è ritorno ed è senza fondo. Era esagerata in ogni sua componente : dai subprime ai prime, dalle carte di credito ai prestiti agli studenti, dalle obbligazioni societarie ai titoli delle municipalità, pensa ad un nome e c'è dentro e si sta rovesciando ora tutto in una volta, una grossa, grossa volta.

A questo punto non si tratta di una recessione solo americana, tutte le economie avanzate sono all'inizio di un atterraggio duro, ed i mercati emergenti, ad iniziare dalla Cina, sono in pesante rallentamento. Quindi è una recessione mondiale che sta peggiorando.

Le cose, nel quotidiano della gente comune, stanno per diventare terribili : il prodotto interno lordo USA alla fine del 2009 darà negativo e la ripresa nel 2010 e nel 2011, se ce ne sarà, sarà così debole - con un tasso di crescita dall'1 all'1,5 % - che sembrerà ancora una recessione. Il valore delle abitazioni è già crollato di un 25%, a mio parere deve ancora scendere di un 15% prima di toccare riprendersi dal fondo nel 2010.

Nei prossimi 12 mesi girerei al largo da investimenti speculativi e girerei al largo dal mercato azionario, dalle merci, dal credito, anche se ad alto rendimento e classificato a basso rischio. Mi terrei liquido o con investimento facilmente liquidi tipo titoli di stato a breve e medio termine. Meglio posizionarsi su bassi rendimenti che rischiare di perdere il 50% del vostro benessere : dovete difendere il capitale.

Sarà una sfida sufficientemente dura. Avrei voluto poter essere più  delicato, ma ho avuto ragione un anno fa, e penso che sarò nel giusto anche quest'anno.

Fine 1a su 8

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Tradotto per EFFEDIEFFE.com da Massimo Frulla

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