Il dimenticato dialogo di Giacomo Noventa
alessandro traettA
14 Marzo 2012
Un avvincente saggio di Valentino Cecchetti
Nello scenario italiano, in cui gli scrittori più interessanti (Paolo Mieli dixit) sono emarginati dal severo sistema della concentrazione culturale a sinistra, le verità scomode e imbarazzanti hanno cittadinanza soltanto negli angusti e deplorati ambiti concessi alla sfida degli editori impavidi e al raro gusto dei lettori ribelli. Se non che i divieti del potere inquisitorio, mentre disturbano o addirittura tormentano gli oppositori, non impediscono la circolazione della impertinente e irriducibile verità: lo si evince dal risultato dei duri colpi inferti alla credibilità sovietica da autori ridotti a vivere nella sospettata e sorvegliata marginalità o deportati direttamente nell’arcipelago Gulag.
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